Ad un mese e mezzo dallo scudetto primavera, mentre sette suoi ex compagni stanno cercando di farsi notare da Luciano Spalletti, ha trovato una sistemazione di prestigio un altro dei ragazzi di Alberto De Rossi. Da dieci giorni, con il permesso della Roma, Emiliano Landolina è a San Zeno di Montagna, in ritiro con il Chievo Verona. L’accordo tra le due società non ancora stato formalizzato, ma non ci dovrebbero essere intoppi, tanto che il giocatore ha già preso parte a tre amichevoli con la squadra gialloblu: la prima dieci giorni fa, andando anche a segno contro la selezione locale, al termine di una bella azione personale, l’ultima domenica, contro i greci del Kratitos. Diciannove anni compiuti tre giorni fa, centrocampista esterno, dovrebbe giocarsi con Sammarco il posto di vice Franceschini, nel 4-4-2 di Giuseppe Pillon. Un’opportunità importante, per un ragazzo che a Roma non è mai riuscito a sfruttare appieno il suo enorme potenziale: era il gemello di Valerio Virga, di cui prendeva il posto sulla fascia destra quando De Rossi ordinava il cambio di posizione degli esterni. Punto di forza degli allievi nazionali, che portò alla finale scudetto decidendo con una gran botta su punizione la semifinale con il Napoli, ha accusato il salto di categoria, pagando dazio, nella prima stagione in primavera, per la poca cattiveria agonistica. Un problema che negli anni precedenti non si era mai posto, visto che una tecnica sopraffina ed una potenza fisica decisamente sopra la media lo ponevano ugualmente tra i primi della classe. Cinque reti nella regular season, secondo marcatore della squadra insieme a Virga e dietro a Simonetta, la folta concorrenza lo ha tenuto lontano dalla prima squadra, ma avrà la possibilità di rifarsi: la Roma, che lo ha appena vincolato con un triennale, non sembra intenzionata a cederlo a titolo definitivo. (Francesco Oddi - 25 luglio ‘05)